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IL CORPO UMANO

01 agosto 2023

Introduzione

Il corpo umano rappresenta la struttura fisica dell’essere umano, se lo volessimo paragonare ad un computer, esso rappresenterebbe la parte hardware dello stesso. Il corpo umano è costituito da cellule di tipologie differenti, che possono essere più o meno specializzate: il numero di cellule stimato all’interno di un corpo adulto è di qualche decina di trilioni, di cui circa il 90% è costituito dalle cellule del sangue.
Esistono molteplici tipologie di cellule che, una volta unite, vanno a formare strutture via via più complesse come ad esempio i tessuti, organizzati a loro volta in sistemi di organi o apparati, in un sistema in cui tutti i vari sottosistemi o apparati sono in interazione reciproca tra loro. Si evince quindi quanto l’organismo sia complesso e quanto sia sottile lo stato di equilibrio e omeostasi grazie ai quali “prende vita”.
Anatomicamente parlando, le parti che lo compongono comprendono, partendo dall’alto: la testa, il collo, il tronco, gli arti superiori, le braccia e le mani, gli arti inferiori, le gambe e i piedi, con tutti i relativi organi e apparati che risiedono all’interno di essi e che ne costituiscono la struttura.
Affascinante e studiato dall’alba dei tempi, il corpo umano ha permesso lo sviluppo di alcune branche scientifiche quali: la fisiologia, l’anatomia, l’istologia, l’embriologia e, in senso lato, tutta la medicina.

Partiamo quindi dagli albori: a livello evoluzionistico, da dove deriva e come si è sviluppato ed evoluto l’organismo che tutti noi conosciamo?
L'evoluzione del corpo umano è un processo estremamente complesso e lento, che si è verificato nel corso di milioni e milioni di anni, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Sebbene la forma del corpo sia all’incirca rimasta la medesima per molti anni, ci sono stati alcuni cambiamenti significativi nel corso del tempo, sia dal punto di vista neurologico che di composizione corporea. Dal punto di vista nervoso, infatti, si è assistito ad un costante incremento e sviluppo delle strutture cerebrali, mentre a livello muscolare si è assistito invece ad una progressiva diminuzione della massa muscolare, che con il bipedismo si è anche concentrata negli arti inferiori, e un forte aumento della massa grassa, legato al fabbisogno energetico del cervello e all'allungamento del periodo di sviluppo dopo la nascita. In conclusione, è comunque possibile affermare che l'evoluzione umana è un processo continuo e in corso, per tale motivo le caratteristiche del corpo umano potrebbero continuare a cambiare, variare ed evolversi nel corso dei prossimi millenni.

Apparati e sistemi

Il corpo umano risulta essere costituito da una serie di apparati e sistemi costituiti dall’unione di più due o più organi tra loro, questi ultimi a loro volta formati dall’unione di più tessuti, costituiti da più cellule. In anatomia, per sistema si intende un insieme di organi che collaborano a uno scopo comune ed omogenei per funzione e struttura, mentre per apparato si intende un raggruppamento di organi che collaborano a uno scopo comune e diversi sia per funzione sia per struttura.

Quali sono gli apparati e i sistemi che costituiscono il corpo umano?

Nell’essere umano i principali apparati e sistemi sono:

Andiamo ora ad analizzare e descrivere le caratteristiche dei principali sistemi ed apparati.

Sistema nervoso

Il sistema nervoso è uno tra i più complessi sistemi biologici del nostro corpo, che assolve e gestisce tutti i compiti biologici relativi al coordinamento e regolazione delle funzioni dell’organismo. Esso infatti regola e agisce in funzione delle informazioni sensoriali che riceve dall’ambiente esterno, le quali vengono rielaborate e processate, generando risposte in funzione delle informazioni ricevute. Possiamo suddividere il sistema nervoso in due componenti principali: il sistema nervoso centrale (SNC), costituito da cervello e midollo spinale e il sistema nervoso periferico (SNP), comprendente invece nervi e gangli situati al di fuori del midollo spinale e del cervello, e pertanto facenti parte della porzione periferica di tale sistema.
Entrando più nello specifico riguardo agli organi, il più importante e rilevante risulta sicuramente essere il cervello. Il cervello è l'organo principale del sistema nervoso e si occupa di molte funzioni da esso svolte, tra cui, ad esempi: la memoria, il pensiero, il controllo motorio e la coordinazione motoria, l'apprendimento e le emozioni. L’altro organo facente parte del sistema nervoso centrale è il midollo spinale, che funge invece da trasmettitore (una sorta di autostrada), deputato al trasferimento e alla trasmissione dei segnali nervosi generati dal cervello, distribuendoli in tutto il corpo. Andando ad analizzare le componenti anatomiche che formano il sistema nervoso periferico, troviamo nervi e gangli. I nervi sono dei fasci di fibre nervose deputate al trasferimento degli stimoli cerebrali, che vengono trasmessi sotto forma di impulsi elettrici, mentre i gangli, invece, sono costituiti da aggregati di cellule nervose situati al di fuori dell’SNC che contengono i corpi cellulari dei neuroni. I neuroni, a loro volta, sono le cellule che costituiscono il sistema nervoso, costituiti da un corpo cellulare contenente il nucleo della cellula e da una serie più o meno numerosa di prolungamenti che prendono il nome di dendriti, il cui scopo è quello di captare gli impulsi nervosi e di trasmetterli alle cellule vicine.

Apparato cardiocircolatorio

L'apparato cardiocircolatorio, altresì chiamato apparato circolatorio o apparato cardiovascolare, è responsabile del trasporto e circolazione del sangue, trasportando infatti ossigeno, ormoni, sostanze nutritive e tutto ciò che è circola nel torrente ematico. Grazie a questo apparato si riescono ad apportare tutte le sostanze necessarie alle cellule del corpo umano, da quelle più vicine al cuore sino a quelle più lontane. È un sistema essenziale e di vitale importanza, composto da: cuore, vasi sanguigni e sangue.
Il cuore è sicuramente l’organo principe dell’apparato cardiovascolare: si tratta di un organo cavo costituito da tessuto muscolare, che funge da vera e propria pompa che permette di spingere il sangue all’interno dei vasi sanguigni. Esso è posto nel torace, dietro lo sterno e leggermente alla sinistra, protetto dalla gabbia toracica. Il cuore è diviso in camere: atrii e ventricoli. La parte superiore è costituita dagli atrii, destro e sinistro, mentre invece la parte inferiore è costituita dai ventricoli, anche in questo caso destro e sinistro. Gli atrii ricevono il sangue di ritorno al cuore, mentre i ventricoli sono deputati al pompaggio del sangue nel sistema di vasi, spingendolo al di fuori del cuore.
I vasi sanguigni rappresentano invece la fitta rete di “tubazioni” in cui scorre il sangue. Grazie ad essi il sangue viene distribuito e trasportato in tutto il corpo, raggiungendo, grazie ad essi, anche le cellule più lontane. Esistono tre tipologie principali di vasi sanguigni costituiti dalle arterie, dalle vene e dai capillari.
Le arterie trasportano il sangue ricco di ossigeno che parte dal cuore, le vene, invece, si occupano del trasporto del sangue di ritorno al cuore, povero di ossigeno. I capillari sono i vasi più piccoli e - come dice il nome stesso - somigliano a dei capelli per via delle loro piccole dimensioni. Essi distribuiscono in modo “capillare” il sangue, andando a distribuirlo ad ogni singola cellula.
Il sangue è un tessuto che si presenta in forma liquida, costituito da plasma e cellule. Il plasma è una soluzione acquosa formata da acqua, sali e varie proteine: in esso sono presenti e circolano le cellule ematiche. Le cellule del sangue sono invece rappresentate dai globuli rossi - chiamati anche eritrociti - dai globuli bianchi e dalle piastrine. I globuli rossi hanno la funzione di trasportare l’ossigeno in tutto il corpo grazie all’emoglobina in essi contenuta, i globuli bianchi sono responsabili della risposta e difesa immunitarie, mentre le piastrine assolvono ruolo coagulante, essendo coinvolte nei processi di coagulazione del sangue.
Il funzionamento dell'apparato cardiocircolatorio è garantito dalla contrazione ritmica dei muscoli del cuore, che è a sua volta controllata dal sistema nervoso autonomo e da una serie di segnali chimici. Tale meccanismo permette di spingere il sangue attraverso i vasi sanguigni.
Vien da sé pensare che un malfunzionamento di tale sistema sia in grado addirittura di portare alla morte. Tra le patologie a carico del sistema cardiovascolare, possiamo annoverare l’ipertensione, l’aterosclerosi, l’infarto e l’insufficienza cardiaca. Poiché tali patologie sono spesso causa di cattiva alimentazione e sedentarietà, è molto importante condurre uno stile di vita sano ed attivo per prevenire tale genere di problematiche.

Apparato digerente

L’apparato digerente è costituito da un tubo cavo di lunghezza attorno ai dodici metri, il quale attraversa il corpo e le cui estremità sono contigue all’ambiente esterno. Tali estremità sono rappresentate dalla bocca, dal quale comincia e dell’ano, nel quale termina. La funzione cui assolve è quella della digestione del cibo e dell’assorbimento dei nutrienti necessari al funzionamento dell’organismo. Esso inoltre, grazie agli enzimi digestivi, è in grado di estrarre le sostanze nutritive dal cibo che ingeriamo e di renderle utilizzabili dalle nostre cellule.
L’apparato digerente è costituito da differenti organi i cui principali sono: la bocca, la faringe, l’esofago, lo stomaco, l’intestino tenue, l’intestino crasso, fegato e pancreas.
La bocca è deputata alla masticazione, grazie ai denti e alla lingua che triturano e mescolano meccanicamente il cibo; secerne inoltre la saliva che contiene enzimi che avviano il processo di digestione dei carboidrati. L’enzima in questione prende il nome di amilasi salivare.
La faringe è una struttura muscolare situata alla base della bocca, il cui compito è quello di fare da tramite tra la bocca e l’esofago. Quest’ultimo, invece, è costituito da un tubo muscolare cavo che sfocia nello stomaco e che, grazie all’azione coordinata dei suoi muscoli, con un movimento peristaltico è in grado di spingere il cibo via via più in basso, fino a farlo confluire nello stomaco.
Lo stomaco è il primo vero centro digestivo dell’apparato. esso è costituito da una “sacca” rivestita da mucosa e muscoli e ha lo scopo di digerire il cibo ingerito. Questa funzione viene svolta dai succhi gastrici che produce, ricchi di enzimi digestivi e di acidi. Tali fluidi sono composti da acqua, acido cloridrico (HCl), pepsina, mucina e altre componenti, il cui scopo è quello di sterilizzare l’ambiente grazie al ph molto basso e digerire alcuni macronutrienti, in particolar modo la frazione proteica degli alimenti. A valle dello stomaco troviamo il primo tratto dell’intestino tenue, il duodeno.
L’intestino tenue è un lungo tubo costituito da tre parti duodeno, digiuno e ileo. Nel duodeno vengono rilasciati e riversati i secreti dei due organi principali della digestione, fegato e pancreas, che producono rispettivamente la bile e i succhi pancreatici. Tali secreti vengono a contatto con il cibo che viene quindi digerito quasi del tutto, risultando pronto per l’assorbimento. Nelle parti più distali, digiuno e ileo, avviene l’assorbimento delle sostanze nutritive quali: carboidrati, acidi grassi, amminoacidi, peptidi, vitamine e minerali.
L’intestino crasso, posto in seguito all’intestino tenue, è composto da cieco, dal colon e dal retto. Esso è deputato all’assorbimento dell’acqua e crea la massa fecale. All’interno dell’intestino crasso è presente il microbiota intestinale, costituito da microorganismi che naturalmente vivono e colonizzano questo tratto di intestino.
Come detto poco fa, gli organi che rivestono un ruolo primario all’interno del processo digestivo, sono il fegato e il pancreas. Nello specifico, il fegato produce la bile che aiuta nella digestione dei grassi, mentre il pancreas secerne enzimi pancreatici quali: amilasi, lipasi, proteasi, che scindono i legami rispettivamente di carboidrati, grassi e proteine.

Apparato muscolo-scheletrico

Concludiamo la trattazione anatomica analizzando l’apparato muscolo scheletrico noto anche come sistema muscolo-scheletrico o sistema locomotore. Esso è formato da tutte quelle strutture che ci permettono di erigerci sugli arti inferiori, di muoverci, di svolgere tutte le attività della nostra quotidianità e di proteggere i nostri organi interni. Come dice il termine stesso, esso è costituito da due componenti principali: il sistema scheletrico e il sistema muscolare. Il primo è formato dalle ossa, dalle articolazioni, dai legamenti e dai tendini; esso fornisce sostegno strutturale al nostro corpo supportandone tutto il peso. Il secondo, invece, è costituito dai muscoli, il motore del nostro organismo! I muscoli sono a loro volta costituiti da tessuto muscolare e sono collegati alle ossa grazie ai tendini. Il tessuto muscolare inoltre può essere suddiviso in liscio (quello a controllo involontario) e striato (quello a controllo volontario).
Oltre a queste funzioni strutturali e di movimento, l’apparato muscolo-scheletrico riveste un ruolo di primaria importanza anche per la produzione delle cellule del sangue che avviene nel midollo osseo.

Patologie e invecchiamento: prevenire è meglio che curare!

Come abbiamo visto durante l’analisi dei principali sistemi ed apparati, si evince che il corpo umano è caratterizzato da una notevole complessità, in cui tutti gli elementi in esso presenti risultano essere finemente regolati per mantenere l’omeostasi dell’organismo.

È quindi lecito domandarsi: cosa succede se uno di questi elementi si guasta o semplicemente ne viene persa la sua funzionalità?

Tra i processi e gli eventi in grado di minare la funzionalità corporea possiamo annoverare l’invecchiamento, considerato come la naturale evoluzione del ciclo di vita, e le patologie.
Sebbene negli ultimi secoli abbiamo assistito ad un incremento significativo dell’aspettativa di vita, derivante dal miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, dai passi avanti sulla medicina e dalle sempre più attive campagne preventive, sembrerebbe che al momento ci si trovi dinnanzi ad una stasi/rallentamento. L’aspettativa di vita, infatti, sta crescendo a ritmi inferiori rispetto a quelli cui eravamo abituati.

Quali sono i fattori che possono influenzare negativamente l’aspettativa di vita?

L’obesità crescente è un fattore di rischio molto importante per una molteplicità di patologie, vien da sé che maggiore sarà la percentuale di popolazione che verte in condizioni di sovrappeso e obesità, maggiore sarà l’incidenza delle patologie ad esse correlate e pertanto sarà maggiore anche la mortalità media. Ricordiamo infatti che l’incremento del peso è una delle costanti del benessere, condizione dei paesi più sviluppati quali ad esempio Europa e America.

Come affrontare il problema?

La prevenzione è a mio avviso l’arma più efficace per vincere questa sfida, sebbene sia più difficile applicarla rispetto alla medicina. Facciamo un esempio pratico: è più facile andare dal medico/nutrizionista/fisioterapista/ecc. quando abbiamo “male”, oppure in via preventiva per evitare di avere “male” in futuro? Sicuramente la maggioranza agisce in funzione della prima opzione: solo quando si presenta il sintomo, vengono effettuati accertamenti e terapie.
In conclusione, teniamo bene a mente la classica frase “prevenire è meglio che curare”. Inoltre, aggiungiamo un altro grande classico: “mantenere uno stile di vita sano e attivo”.

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